Amori e scambi di persona, tradimenti e beffe reciproche, sono gli ingredienti di questa commedia, liberamente tratta da “El Galo De La Checa” di A. Boscolo.
Tra le spiagge venete ed i salotti cittadini di un’Italia anni ’50, si incrociano le vicende di vari personaggi: dall’oste seduttore e avido, al colonnello dispotico e geloso, passando per signore benestanti ed annoiate che si muovono sotto lo sguardo disilluso della gente comune.
Dante Cerisiola, novello Falstaff, in cerca di conquiste e facili denari, invia la medesima lettera d’amore a due donne sposate e benestanti per sedurle e arricchirsi. Scoperto l’inganno le due decidono di vendicarsi a modo loro. Da quel momento la storia si infittisce e in un susseguirsi di colpi di scena si giunge ad un finale inaspettato.
In questa commedia, dove tutti i personaggi sono in grado di giudicare ed essere giudicati, l’unica ad uscirne vincitrice è la vita, che riesce a punire le malefatte, assecondando prima e castigando poi, i facili vizi dell’uomo. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Alessandra Agosti, Giornalista, dice di questa commedia: "Lo spettacolo merita certamente attenzione per l'inserimento in rassegne dedicate al teatro popolare brillante." (Scheda di valutazione)
3^ Classificata alla Rassegna/Concorso "Teatrissimo 2016" a Bassano del Grappa (VI)
La commedia, scritta da Carlo Goldoni nel 1750, ma adattata agli anni ’60, narra le vicende dei vari personaggi che si susseguono nei pressi della Bottega del caffè.
Il caffettiere Rodolfo si prende a cuore la sorte del giovane Eugenio, che da qualche tempo frequenta assiduamente la casa da gioco di Pandolfo dove ha subíto molte perdite giocando a carte con il Conte Leandro, “nobile” bolognese.
La moglie di Eugenio, Vittoria, cerca invano di far ravvedere il marito, allo stesso scopo è giunta da Bologna la moglie del Conte Leandro, Placida, che ignora l’identità assunta dal marito…
Don Marzio, un nobile napoletano in decadenza, prepotente, ambiguo e chiacchierone, prova piacere nel frapporre ostacoli al desiderio delle due mogli di ricondurre sulla retta via Eugenio e il Conte Leandro. Trova anzi modo di festeggiare quando pensa di aver allontanato definitivamente le due donne e unisce ai festeggiamenti la ballerina Lisaura che, ignara del fatto che il Conte Leandro fosse già sposato, sperava di diventare sua moglie per poter cosí abbandonare il paese.
I tranelli di Don Marzio e Pandolfo, però, trovano un fiero oppositore nel caffettiere Rodolfo e nel suo garzone Trappola che…
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